A servizio degli altri
Canto - Servire è regnare
Guardiamo a te che sei
Maestro e Signore:
Chinato a terra stai,
Ci mostri che l’amore
È cingersi il grembiule,
Sapersi inginocchiare,
C’insegni che amare è servire.
Fa’ che impariamo, Signore, da Te,
Che il più grande è chi più sa servire,
Chi s’abbassa e chi si sa piegare,
Perché grande è soltanto l’amore.
E ti vediamo poi,
Maestro e Signore,
Che lavi i piedi a noi
Che siamo tue creature
E cinto del grembiule,
Che è il manto tuo regale,
C’insegni che servire è regnare.
Fa’ che impariamo, Signore, da Te,
Che il più grande è chi più sa servire,
Chi s’abbassa e chi si sa piegare,
Perché grande è soltanto l’amore.
Pier Giorgio Frassati
In effetti, gli scontri con il padre non tardano a verificarsi, ma sono scontri a senso unico, in cui è papà Alfredo a definire il figlio “un uomo inutile”, a condannare il suo “bighellonare” per la città tra persone che non sono alla sua altezza; Pier Giorgio, dal canto suo, è sempre sorridente, accetta i rimproveri con gli stessi occhi sereni da eterno fanciullo con cui si pone al prossimo bisognoso: non con la sufficienza che accompagna alcuni giovani del suo ceto, ma con vero amore e vera partecipazione per le sofferenze umane.
In questi anni si iscrive praticamente a tutte le associazioni cattoliche esistenti, a partire dalla Conferenza di San Vincenzo, l’Azione Cattolica, la Fuci, ovunque ci fosse bisogno e ovunque potesse essere mandato a fare servizio a chi non ha niente.
Salmo 92
È bello dar lode al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte,
sull'arpa a dieci corde e sulla lira,
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie,
esulto per l'opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore,
quanto profondi i tuoi pensieri!
L'uomo insensato non intende
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l'erba
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna:
ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.
Ecco, i tuoi nemici, o Signore,
ecco, i tuoi nemici periranno,
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bùfalo,
mi cospargi di olio splendente.
I miei occhi disprezzeranno i miei nemici,
e contro gli iniqui che mi assalgono
i miei orecchi udranno cose infauste.
Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore,
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti,
saranno vegeti e rigogliosi,
per annunziare quanto è retto il Signore:
mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.
“Non bisogna dare degli stracci ai poveri!
Non dimenticare mai che, anche se la casa è sordida, tu ti avvicini a Cristo, che ha detto: il bene fatto a loro è fatto a Lui.
Intorno al miserabile io vedo una luce che noi non abbiamo…
Il nostro servizio fa maggior bene a noi che ai poveri…
Dovunque si può sempre fare un po’ di bene”.
Preghiera Ortodossa
Vogliamo salutare il dì che muore
e chiedere perdono al Creatore.
E pace, pace, pace a voi lasciamo,
salute e pace a voi che tanto amiamo.
E pace, pace, pace a chi è turbato,
al povero, al viandante, all’ammalato.
E pace a madre terra e pace al mare
e pace a chi lontano ha da viaggiare.
E noi restiamo qui con il pensiero
in Dio che ci fa suoi nel suo mistero.